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Foto di Salvatore Audia

Eccezionale ritrovamento a San Giovanni in Fiore

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Foto di Salvatore Audia
Foto di Salvatore Audia

Eccezionale ritrovamento, di due, forse tre scheletri umani durante il lavori di ristrutturazione delle mura perimetrali della chiesa madre di san Giovanni in Fiore. I lavori di consolidamento e ristrutturazione a cui ci riferiamo sono quelli Affidati dal comune alla ditta Baffa Costruzioni e di cui i progettisti sono l’arch. De luca e L’ing. Teresa Lopez Gli stessi lavori sono monitorati anche dagli archeologi della sovrintendenza – una novità da queste parti. E’ la prima volta difatti che in città, un ditta appaltatrice che effettua lavori nel centro storico veiene affiancata da un Archeologo medievalista.

Nella giornata di lunedì 1 ottobre 2012, l’archeologo il Dr. Amedeo Brusco, durante il corso degli scavi, nella stradina che costeggia il lato nord della chiesa Santa Maria delle Grazie in San Giovanni in Fiore, individua alcuni loculi funebri che si evidenziavano nel terreno roccioso, da lì l’alt alla macchina escavatrice; gli scavi sono poi stati portati avanti con la cura del caso ed ecco che sono spuntati dal terreno due scheletri umani, sepolti presumibilmente uno sull’altro. Quello più in evidenza, a dire degli archeologi, si tratterebbe di un uomo di alta statura ma è presto per risalire alla data della sua sepoltura. Le ipotesi, ma solo ipotesi, inquadrerebbero i resti umani in un periodo che va dal 1500 al 1700.

Durante una conferenza stampa alla quale abbiamo assistito anche noi della redazione di P.R.L., presieduta dal sindaco Barile dal direttore dei lavori arch. Nicola De Luca e dall’Archeologo Direttore territoriale della sovrintendenza Dr. Omerico Marino, nel frattempo allertato dopo la scoperta, si è ampiamente discusso del ritrovamento dei loculi funebri contenenti gli scheletri, ma anche e soprattutto delle famose “catacombe” di cui una delle entrate sarebbe adiacente ai loculi prima menzionati.

Il sindaco Barile, nella stessa conferenza stampa ha annunciato che a breve verrà incaricato un gruppo di speleologi che valuteranno con esattezza i percorsi nel sottosuolo del centro storico, così da ipotizzare in un prossimo futuro una possibile fruizione di questo camminamento nelle “catacombe” che dai racconti dei più anziani pare partissero dall’Abbazia e conducessero addirittura nei pressi della chiesa dei P.P. Cappuccini.

Sottolineiamo che se nel centro storico della nostra città venissero portati veramente e finalmente alla luce percorsi sotterranei come quello di cui tutti parlano e se anche l’attenzione per le ristrutturazioni architettoniche dei beni storici e architettonici che appartengono all’intera comunità fosse massima, il turismo diventerebbe il vero volano per il riscatto economico che questa comunità aspetta da decenni. Auguriamoci che questo possa avvenire al più presto, per il nostro presente ma soprattutto per il futuro di chi sceglierà di vivere a San Giovanni in Fiore. Intanto fa già “notizia” il ritrovamento di resti umani fuori dalle mura perimetrali della chiesa madre, segno che non bisogna mai abbassare l’interesse per il nostro passato, è esattamente da lì che dobbiamo ripartire per qualificare turisticamente il nostro territorio.

S.Audia

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